Il tirocinio, o stage, è un periodo che si trascorre presso un’azienda svolgendo attività legate al proprio corso di studi, che solitamente costituiscono poi l’argomento della propria tesi di laurea triennale o magistrale.

Dove si può fare?

Il tirocinio si può fare in una vasta gamma di enti:

  • aziende, in Italia o all’estero;
  • università, in Italia o all’estero;
  • centri di ricerca, in Italia o all’estero;
  • altri enti che abbiano una connotazione scientifica, come ad esempio ospedali, musei, associazioni di astronomi dilettanti, eccetera.

Per “estero” si intende tutto il mondo.

In che periodo si fa?

Gli studenti che hanno il piano degli studi con tirocinio obbligatorio lo possono fare al terzo anno, sia nel primo, sia nel secondo semestre. Dato che spesso si tratta di un lavoro a tempo pieno, lo studente deve valutare la compatibilità fra il tirocinio e la frequenza alle lezioni.
Spesso ci vuole del tempo per trovare un’azienda o un ente dove fare il tirocinio, a volte anche parecchi mesi. Perciò è bene iniziare la ricerca con un certo anticipo.

Quanto dura?

La durata viene stabilita da un accordo fra l’azienda e lo studente. L’unico vincolo è quello stabilito dalla legge regionale: il tirocinio non può durare più di dodici mesi nella stessa azienda. Una durata così lunga è però rarissima; solitamente dura da tre a sei mesi.

Quante ore si lavora?

Anche qui c’è un vincolo imposto dalla legge regionale: lo studente non può lavorare più di 160 ore al mese, che corrispondono a otto ore al giorno dal lunedì al venerdì di una normale settimana lavorativa. Entro questo limite, il numero di ore effettive è lasciato ad un accordo fra lo studente e l’azienda; in alcuni casi lo stagista va in azienda solo qualche giorno al mese e poi lavora a casa, ma sono casi abbastanza rari. Se si devono seguire i corsi o studiare per gli esami si tenga presente che di solito il lavoro in azienda è a tempo pieno.

E’ espressamente vietato dalla legge lavorare nei turni di notte, durante il weekend e nelle festività.

E’ invece possibile essere mandati in trasferta, ma in questo caso bisogna avvertire per mail o fax il responsabile SAT o il Career Service.

Si è pagati?

Solitamente no. Alcune aziende prevedono un rimborso delle spese, altre elargiscono una somma forfettaria di poche centinaia di euro al mese, ma sono casi rari.

Come si trova l’azienda?

Trovare l’azienda è a carico dello studente. Il Dipartimento di fisica non ha un elenco di aziende con tirocini “già pronti” fra i quali scegliere. L’azienda si trova generalmente in due modi:

  1. leggendo gli annunci sul sito del Career Service del Politecnico

    Si deve andare alla pagina http://www.careerservice.polimi.it/it-IT/Announcements/Home/Index e selezionare Esperienza: Studente o Laureando, Tipo di contratto: Stage. Compare un lungo elenco di offerte di stage, fatte da aziende convenzionate col Politecnico. Quando lo studente ne trova uno (o più) che gli interessano, preme il pulsante “Candidati” con il quale invia all’azienda la sua candidatura e il suo curriculum. L’azienda riceve la candidatura, così come quella di altri studenti che si sono dichiarati interessati, e poi sceglie lo stagista in base ai suoi criteri. Quando l’azienda ha fatto la sua scelta, il responsabile SAT riceve una comunicazione come responsabile dei Tirocini di Ingegneria Fisica e avvia la procedura dal lato Politecnico.

    Può succedere che uno studente veda un annuncio ma non riesca a candidarsi: questo perché l’azienda ha deciso di restringere la possibilità di stage a indirizzi che non comprendono Ingegneria Fisica (ad esempio solo a Ingegneria Meccanica, Ingegneria Elettronica, eccetera). In tal caso questa strada è sbarrata, ma se lo studente è molto interessato può usare il metodo 2) spiegato qui sotto.
  2. cercando l’azienda da soli

    Lo studente può individuare per conto proprio un’azienda, in vari modi: conoscenze personali, ricerche su internet, vedendo un annuncio sul Sito del Career Service al quale non può candidarsi ma comunque scrivendo ugualmente all’Ufficio Personale dell’azienda, eccetera.

    Se lo studente trova un’azienda disponibile, questa deve avere una convenzione attiva con il Politecnico per poter accogliere suoi studenti come tirocinanti. Le aziende che pubblicano gli annunci sul sito del Career Service sono necessariamente convenzionate.

    Un’azienda trovata da uno studente per conto proprio può non esserlo e in tal caso deve fare la convenzione. E’ una pratica veloce e non comporta costi (a parte qualche decina di euro per le marche da bollo). Una volta individuata l’azienda e fatta la convenzione, lo studente può fare il tirocinio come se l’avesse trovata attraverso gli annunci del Career Service.

    Alcune università o enti di ricerca all’estero richiedono a loro volta che si stipulino delle convenzioni per accogliere dei tirocinanti. Queste situazioni sono da valutare caso per caso e vengono gestite dal Career Service.

Chi mi segue durante il tirocinio?

Quando si fa un accordo di tirocinio con un’azienda, questa deve indicare il tutor aziendale, cioè una persona che seguirà lo studente nel suo lavoro.
E’ però necessario che lo studente indichi anche il tutor universitario, cioè un docente che lo segua durante le attività di tirocinio e gli faccia da relatore alla laurea.
Il tutor va trovato dallo studente. Di solito ci si rivolge ai docenti dei corsi che si sono frequentati; in genere si trova facilmente e in breve tempo. Il tutor universitario può comunque essere un qualunque docente della Facoltà di Ingegneria, non è necessario che sia di Ingegneria fisica o del Dipartimento di fisica.

Cosa succede alla fine del tirocinio?

Alla data di conclusione dello stage in azienda, il tutor universitario e il responsabile SAT vengono avvisati automaticamente e assegnano i crediti del tirocinio, che compariranno nella carriera accademica degli studenti che hanno il piano di studio con tirocinio obbligatorio.
Gli studenti della laurea specialistica, dove non ci sono crediti per il tirocinio, non vedono alcun cambiamento nella loro carriera e la conclusione del tirocinio rimane una pratica interna al Career Service.

In conclusione

Riassumiamo i vari passaggi del tirocinio:

  1. lo studente trova un’azienda, attraverso il sito del Career Service o per conoscenze personali, e si accorda con l’azienda sul periodo del tirocinio, l’attività da svolgere, le modalità di lavoro, eccetera;
  2. se l’azienda è registrata sul sito del Career Service può inserire autonomamente i dati del tirocinio nel sistema informatico di gestione stage. In alternativa lo studente prende contatto col responsabile SAT e passa a lui le informazioni necessarie; sarà poi il responsabile SAT a inserire il tirocinio;
  3. lo studente trova il tutor accademico e lo comunica al responsabile SAT;
  4. con tutti i dati necessari, il responsabile SAT attiva il tirocinio. Ciò richiede alcune pratiche burocratiche, molto semplici e rapide, che per brevità non descriviamo;
  5. lo studente inizia il tirocinio;
  6. alla fine del tirocinio, il responsabile SAT o il tutor accademico assegnano allo studente i crediti corrispondenti (se previsti dal piano degli studi);

Attenzione!

La pratica di tirocinio qui descritta serve anche per autorizzare legalmente lo studente a stare in azienda e fornirgli la necessaria copertura assicurativa. Pertanto lo studente deve lavorare in azienda soltanto nel periodo compreso fra le date di inizio e fine del tirocinio. Se alla fine di questo periodo il lavoro non fosse concluso, il tirocinio si può prolungare senza alcun problema fino a un massimo di dodici mesi.

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ResponsabileErmanno Pinotti